terapia degli attacchi di panico

ATTACCHI DI PANICO

Se soffri di attacchi di panico, devi sapere che esiste un protocollo di trattamento specifico (G. Nardone, 1999) costruito ad hoc per questa tipologia di disturbo con un’ efficacia pari al 98 % dei casi ed un efficienza intorno alle dieci sedute di tempo.

Senza andare alla ricerca delle spiegazioni o delle cause che hanno generato il disturbo, la Terapia Breve Strategica lavora sulle Tentate soluzioni disfunzionali messe in atto dalla persona che manifesta il disturbo.

Cosa sono le tentate soluzioni disfunzionali?

Sono modi di far fronte al problema che tendiamo a ripetere anche se mantengono il problema nel tempo.

Nel caso dell’attacco di panico le tentate soluzioni individuate dalla ricerca intervento illustrata nel libro Paura Panico Fobie (G. Nardone 1999) sono tre: l’evitare situazioni che spaventano, richiedere l’ aiuto di amici o parenti per affrontare le situazioni temute  e il tentativo di controllare le reazioni fisiologiche tipiche della paura.

Attraverso prescrizioni mirate, il terapeuta strategico accompagna la persona a sostituire ciò che mantiene il problema con ciò che permette di risolverlo. Tutto questo senza alcun utilizzo di farmaci e nell’arco di dieci sedute di tempo.

In Terapia Breve Strategica la tecnica principe utilizzata per la risoluzione degli attacchi di panico e la “Worst Fantasy” o “Peggiore Fantasia”. Tale tecnica permette di cortocircuitare i meccanismi fisiologici della paura, alimentati, nei casi di attacchi di panico, dalla tentata soluzione fallimentare di controllo, delle reazioni fisiologiche, che fa perdere il controllo.

Si tratta di una prescrizione paradossale che funziona secondo la logica spegnere il fuoco aggiungendo la legna.

Si chiede al soggetto di calarsi ogni giorno nelle peggiori fantasie per mezz’ora, solitamente dopo pranzo in un luogo dove può rimanere solo e tranquillio, ad esempio nel divano del proprio salotto.

. La prescrizione della peggiore fantasia porta solitamente a due tipi di effetto: alcune persone pur provando a calarsi nella situazione fobica non riescono a provare nulla e possono arrivare addirittura ad addormentarsi; altre (la percentuale minore) provando ad invocare il proprio “fantasma” riescono a stare male ma solo all’interno della mezz’ora.
In entrambi i casi, i momenti di crisi durante la giornata svaniscono, a parte qualche sporadico episodio ansioso facilmente gestibile che andrà a scomparire completamente durante il corso della terapia.

“Per spegnere il fuoco, piuttosto che togliere i tizzoni, lasciando la brace ardere, è più utile aggiungere tanta, tanta legna sino a farlo soffocare” G. Nardone.


BIBLIOGRAFIA

Giorgio Nardone,1993, “Paura,panico,fobie”, Milano, Ponte alle Grazie.

Giorgio Nardone, 2000, “Oltre i limiti della paura”, Milano, Bur Rizzoli

Giorgio Nardone, 2005, “Non c’è notte che non veda il giorno”, Milano, Tea

Giorgio Nardone, 2016 “La terapia degli attacchi di panico”, Milano – Ponte alle Grazie

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